I Valori

LA CARTA DEI VALORI

La cooperativa Il Melograno nasce nel 2004 dall’idea di alcuni educatori operanti nei servizi della Fondazione Auxilium che decisero di costituirsi in cooperativa sociale per dare maggiore dignità al lavoro e meglio rispondere ai bisogni pedag
ogici emergenti ed esistenti sul territorio genovese in un’ottica professionale e legalmente riconosciuta dai soggetti esterni.

Carta dei Valori de Il MelogranoNel costituirsi, la cooperativa ha inteso ispirarsi ai valori e ai principi della Caritas Diocesana di Genova e contribuire alla realizzazione delle indicazioni di don Piero Tubino, già direttore Caritas e Auxilium, secondo cui “troppo spesso l’essere cristiani si riduce alla frequentazione della messa festiva e alla ‘rincorsa’ a volte inconsapevole dei Sacramenti. Mentre cresce un livello esteso di povertà, resistono le scelte indotte dal mercato. Sopravvive “la beneficenza” per mettersi la coscienza a posto e che non risponde ai criteri fondamentali cristiani della giustizia”

(dal libro “Sacerdoti nella città, esperienze di umanesimo cristiano”)

La cooperativa dalla sua costituzione opera in stretta sinergia e condivide gli aspetti valoriali con Caritas diocesana Genova, Fondazione Auxilium, la cooperativa sociale Emmaus Genova, OdV Volontari per l’Auxilium e APS Associazione per l’Auxilium e Associazione la Staffetta.

Inoltre, negli anni, oltre a collaborare con il mondo ecclesiale e le Istituzioni pubbliche ha costruito sinergie con la rete esterna di soggetti del terzo settore operanti nel territorio sia regionale sia nazionale.

I valori di riferimento che ci ispirano nell’operato quotidiano nei diversi servizi sono orientati allo sviluppo integrale della persona e si riconoscono nelle parole di Papa Francesco che afferma:

” …non fermatevi a guardare soltanto quello che avete saputo realizzare. Continuate a perfezionare, a rafforzare e ad aggiornare le buone e solide realtà che avete già costruito. Però abbiate anche il coraggio di uscire da esse, carichi di esperienza e di buoni metodi, per portare la cooperazione sulle nuove frontiere del cambiamento, fino alle periferie esistenziali dove la speranza ha bisogno di emergere e dove, purtroppo, il sistema socio-politico attuale sembra invece fatalmente destinato a soffocare la speranza, a rubare la speranza, incrementando rischi e minacce. Questo grande balzo in avanti che ci proponiamo di far compiere alla cooperazione, vi darà conferma che tutto quello che già avete fatto non solo è positivo e vitale, ma continua anche ad essere profetico. Per questo dovete continuare a inventare – questa è la parola: inventare – nuove forme di cooperazione, perché anche per le cooperative vale il monito: quando l’albero mette nuovi rami, le radici sono vive e il tronco è forte!”

(dal discorso ai rappresentanti della Confederazione Cooperative Italiana – 28 febbraio 2015)

I soci della cooperativa Il Melograno all’interno di un percorso di consolidamento della propria identità e dei propri valori ne evidenziano alcuni che sentono maggiormente presenti nel loro agire quotidiano che sono:

LA PROSSIMITA’

intesa come il valore cardine, come guida nella costruzione di un mondo giusto, aperto, solidale in cui viene sottinteso il coinvolgimento di ciascuno di noi in processi partecipativi: la cooperativa non è un’isola e neppure un sistema chiuso ma si avvale di un approccio dinamico, sensibile a sollecitazioni e stimoli esterni. La mission si concretizza in un approccio alla persona con sguardo di vicinanza, attenzione e cura accompagnandola, senza sostituirsi, in un processo di cambiamento che possa condurre ad una situazione di maggiore benessere.

LA PROFESSIONALITA’

intesa come saper riconoscere le risorse delle persone e sstimolarne l’autonomia, la consapevolezza, fino magari alla conoscenza dei propri diritti, di persone e di cittadini. Il nostro impegno è orientato alla Formazione permanente, alla progettualità e alla comunicazione in senso ampio e allo sviluppo di una visione comune nei diversi spazi di lavoro.

Agiamo nel contesto sociale affinché si sviluppino azioni di riconoscimento della persona attraverso un approccio orientato alla mediazione sociale e comunitaria.

LA GENERATIVITA’

intesa come conoscere il territorio, sviluppando buone pratiche e interventi innovativi nell’orizzonte della liberazione dai pesi di povertà e ingiustizia sociale che incontriamo quotidianamente; agire in un’ottica sistemico-relazionale di cura della persona; lavorare per creare e consolidare un terreno fertile, dinamico, che miri al rinnovamento e sia da stimolo alla creazione di processi virtuosi e di osmosi; promuovere i principi della cooperazione sociale.

GLI OBIETTIVI

Leggere e rispondere ai bisogni sociali delle persone del territorio

  • Con attenzione alle complessità e alle interazioni
  • Con attenzione all’evoluzione nel tempo dei bisogni
  • Con attenzione al saper cambiare per rispondere in modo efficace ai bisogni emergenti

Mantenere il ruolo della Cooperativa all’interno della Chiesa genovese

  • Ponendosi come interlocutori propositivi
  • Con attenzione alle sinergie tra le figure professionali e del volontariato
  • Impegnandosi a fare in modo che i servizi siano luogo di “prossimità”

LA BUONE PRASSI

Sono portatore di identità e valori che mi impegno a mettere in sintonia con quelli della cooperativa e ne sono testimone all’esterno.

Riconosco e metto a frutto, attraverso il confronto e la relazione, le capacità e le competenze di ciascuno.

Partecipo attivamente alla vita del Melograno – non solo nell’ambito del mio servizio – e ne condivido i valori.

La comunicazione deve partire da me e mi impegno a dare le comunicazioni importanti in tempi e luoghi adeguati per elaborare e organizzare al meglio il cambiamento.

Mi impegno a scrivere, a condividere e a divulgare il mio lavoro attraverso strumenti e documenti di uso quotidiano.

Ricerco spazi di confronto e di conoscenza all’interno del Melograno, ma anche di servizi di altre città; creo rete con il territorio, porto all’esterno lo stile della cooperativa contaminandolo.

Utilizzo i tempi dedicati per approfondire, accogliere e confrontarmi su idee innovative.

Partecipo alle riunioni periodiche con il responsabile di area e il CdA, dove mi impegno ad aggiornare sull’andamento del servizio e a portare il mio contributo.

Opero in modo che il mio lavoro sia sempre nella direzione della cura.

Mi impegno alla cura e all’ordine degli spazi.

Dedico tempo alla formazione, segnalo nuovi e possibili percorsi formativi e curo la restituzione scritta.