di Francesca Ricci, presidente

Per la nostra Cooperativa questa è la seconda edizione del Bilancio Sociale e ringrazio di cuore tutti i miei colleghi che si sono adoperati nella stesura con una proficua collaborazione. Il lavoro di stesura è avvenuto nei primi mesi del 2020, mesi che non ci hanno risparmiato da nuove fatiche amministrative e organizzative legate all’emergenza sanitaria del Covid-19. Ritengo che la solidità della nostra struttura, la collaborazione tra i miei colleghi, il forte senso di responsabilità di ogni singolo socio ci abbiano permesso di fronteggiare questa emergenza e di rimodellare costantemente i servizi seguendo l’evolversi dell’emergenza sanitaria.  Ne uscivamo già da un 2019 caratterizzato da un evento che ha dato un forte scossone alla nostra organizzazione: la chiusura del servizio CAS nel mese di maggio. 

Scossone finanziario: era la maggior voce di ricavo. Scossone organizzativo: c’era un gruppo di lavoro dedicato che è stato necessario ricollocare dando a ciascun collega il doveroso riconoscimento. Scossone di identità: il nuovo bando non corrispondeva più alla nostra mission; riconoscerlo ed esplicitarlo ha rinforzato in noi la consapevolezza di voler essere portatori di prossimità, professionalità e generatività.

Nel 2019 è continuato il percorso – già iniziato precedentemente – di spostamento dei ricavi da appalti privati con un cliente privilegiato a contratti con l’ente pubblico, anche tramite ATI, come per il servizio La Staffetta e lo sportello della PCC.

Il Bilancio Sociale ci costringe a fermarci un attimo, lanciare uno sguardo all’anno passato, guardare quello che è stato e immaginare e programmare quello che sarà. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, di come lo abbiamo fatto,  delle decisioni che abbiamo preso, delle reti interne ed esterne che abbiamo teso. Ora non ci rimane che raccogliere le esperienze del 2019 e costruire il 2020.

Guardandoci negli occhi, ormai a distanza, i nostri sguardi ci incoraggiano e sostengono a vicenda. Non posso che ringraziare tutti per l’anno passato e purtroppo chiedere ancora più impegno per l’anno che stiamo vivendo.